Scrittrice svedese. Mali di carattere ereditario la costrinsero a lunghi periodi
di cura in cliniche psichiatriche. La sua attività di scrittrice fu volta
a criticare la vecchia degenerata aristocrazia. Scagliò accuse contro le
convenzioni morali e sociali e il crudo realismo di certe sue pagine e la difesa
della libertà sessuale suscitarono critiche e condanne moralistiche nei
suoi confronti. I suoi romanzi ciclici si ispirarono a motivi autobiografici:
Tony cresce (1922-26);
Le signorine von Pahlen (1930-34);
La
storia di Viveca von Lagercrona (1935-38) (Växjö, Kronoberg 1894 -
Stoccolma 1940).